Per la Corte d’Appello di Torino il cellulare può causare tumori. L’oncologo: “Nessuna prova”
Non esiste una chiara evidenza scientifica tra l'uso del cellulare e le neoplasie", spiega Francesco Cognetti, professore di Oncologia Medica alla Sapienza di Roma
ROMA – Una sentenza della Corte d’Appello di Torinoha condannato l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale a un dipendente di Telecom Italia,Roberto Romeo, affetto da neurinoma del nervo acustico. Per i giudici, l’uso prolungato del telefono cellulare ha un ‘legame’ con i tumori.Ma i medici non la pensano così.
“Non esiste una chiara evidenza scientifica tra l’uso del cellulare e le neoplasie” ha commentatoFrancesco Cognetti, professore di Oncologia Medica presso l’università Sapienza di Roma,contattato dall’agenzia Dire. Nei mesi scorsi, infatti,un rapporto curato dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Arpa Piemonte, dall’Enea e dal Cnr-Ireanon ha evidenziato alcun aumento di neoplasie legato all’uso del cellulare.
“Solo come cautela- ha aggiunto Cognetti-si consiglia di non tenere il telefonino vicino all’orecchio per molto tempoe di usare, come è buona norma, gli auricolari, in modo da tutelarsi da eventuali danni che possono essere legatial caloreemesso dal dispositivo”. (Michela Coluzzi – www.dire.it)