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Effetti del covid 19: dal lockdown aumentano i reati informatici ed e-commerce

Roma – Continuano le analisi dei comportamenti degli utenti internet durante il lungo lockdown dei mesi scorsi, dovuto alla emergenza sanitaria da covid-19.

Molti analisti e altrettanti personaggi della politica e delle istituzioni hanno sottolineato la maturità degli internauti, che hanno privilegiato l’informazione professionale, i veri giornali e i veri giornalisti – soprattutto in ambito locale – capaci di dare notizie certe e verificate, evitando di dar voce e credenza alle fake news.

L’e-commerce

Innanzitutto l’e-commerce ha segnato un boom di transazioni. Il sito riferisce che in Lombardia ha superato  i 485milioni di fatturato di cui più di 73milioni solo nella provincia di Brescia tra marzo e maggio, un incremento stimato del 31,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma, ecco un altro boom:

Il gioco d’azzardo online

Solo nel mese di marzo, i nuovi conti di gioco aperti sono aumentati del 35% rispetto a quelli di febbraio. Una tendenza già avviata negli ultimi anni, infatti in Italia la spesa totale nel mercato online è passata da 823 milioni di euro nel 2015 a 1.854 nel 2019.

Una indagine condotta dall’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa ha riportato che tra i profili virtuali aperti negli ultimi mesi, il 96% è stato aperto da giocatori che non avevano mai giocato online.  Alcuni si sono rifugiati nel gioco dopo aver perso il lavoro, ma il mercato virtuale è spesso illegale e mancano norme internazionali a tutela degli utenti.

I reati informatici

Un altro aumento considerevole riguarda i reati informatici che sono triplicati: a fare da esca la parola “coronavirus”.

I “Super-untori”

Un fenomeno che si è manifestato con evidenza in questa emergenza sanitaria è quello dei  “super-untori”, così almeno uno studio americano definisce le star che diffondono fake news, alimentano la disinformazione e le teorie del complotto.  Da Madonna che ha dichiarato che il vaccino anti-Covid sarebbe pronto da mesi ma non è in commercio per “tenervi nella paura”, al polverone Bocelli a Louis Hamilton che avanza dubbi sugli interessi di Bill Gates nella corsa al vaccino. Tipicamente dopo poco cancellano i post oppure si scusano, quando il danno è già fatto.

Sostenitori dell’Isis approdano su TikTok

Durante il lockdown è successo anche questo, pur non essendone una conseguenza diretta:  sul portale per giovanissimi sono stati caricati i primi video di sostenitori dell’Isis per diffondere video “addolciti” con cuoricini e stelle. Un modo di propagandare l’ideologia che tende a essere più affascinante dei sermoni, come ha spiegato Elisabeth Kendall, esperta di estremismo a Oxford.

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