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La mente come la più grande illusione, ma anche come il più grande mezzo verso la ricerca del vero

EDITORIALE – In questo scritto tratteremo dell’uomo, in particolare attenzione della sua mente. Ciò è uno dei suoi mezzi più importante e vedremo come il suo pensiero influenzi la realtà. Ma prima dovremmo snodare alcuni postulati.

Qual’è la differenza tra mente e cervello?

Che cos’è il pensiero?

Cos’è infine la coscienza ?

Partendo dalla prima questione dobbiamo analizzare in primis la composizione dell’uomo, ossia di come è costituito. Conosciamo tutti la sua anatomia iniziando dall’apparato scheletrico, al sistema muscolare, vascolare, i vari organi, il sistema nervoso, endocrino ecc.. Ma c’è dell’altro, egli è costituito principalmente secondo la scienza esoterica (branca spirituale che tratta dell’occulto e non dell’aspetto superficiale come la Teologia ) da sette corpi: il fisico, l’eterico, l’astrale, il mentale, l’atmico, il buddico ed in fine il monadico.

Cominciando dal fisico, riguardo l’interrogativo iniziale la sua parte fisica è il cervello, che grazie alla sua struttura, inglobando le ghiandole ad esso annesse e tutti i ricettori, sinapsi e così via servono da mezzo o strumento per veicolare il pensiero. Questo essendo costituito di energia a vari livelli è considerato la mente, quello spazio tempo non fisico in cui si verificano dei processi connettivi esistenziali e reali.

Passando per il secondo postulato il pensiero come detto precedentemente è energia elettrica a varie frequenze. Sappiamo che questa possiede una duale natura, corpuscolaro o particellare e ondulatoria. Quando il pensiero viene emesso, si ha una determinata frequenza a secondo dell’idea che si vuole esprimere, essendo tutto intorno al soggetto pensante la natura composta di materia ed energia, così viene attratta l’onda o frequenza più simile a quell’idea pensata. Ecco come il pensiero influisce sulla realtà e su noi stessi, infatti come noi sappiamo l’idea può essere realizzata, quando secondo il processo spiegato, una determinata forma pensiero viene espressa sia in parole che in fatti.

Il terzo postulato su cosa sia la coscienza, essa è tutti questi processi del pensiero e del suo sistema fisico in relazione al soggetto, ossia come egli percepisce la realtà e la pensa. Coscienza deriva dal latino da “cum e scio” cioè l’insieme del pensare.  L’essere umano è dotato di cinque sensi più il sesto che è la mente che servono per conoscere ed orientarsi e percepire la realtà intorno e in lui. Infatti questi permettono insieme al pensare di costituire la persona o “Io” che di fatto non è consapevole di tutti questi processi. Per molte vite egli si illude e crede di essere un soggetto, individuo, persona o “Io”, ma di fatto tutto ciò è illusorio, essendo tutto una proiezione della mente o del pensiero incanalato in un corpo fisico.

Tutto è mente, se essa significa pensiero ed il pensiero è energia e tutto è energia allora possiamo affermare che tutto è la proiezione di un’idea fattasi pensiero e ciò è l’idea di colui che pensa e crea, unica vera fonte di vita. Infatti Dio beceramente come noi lo chiamiamo, di cui nulla si può dire è il vero essere che ha manifestato se stesso in se stesso come atto d’amore. Questa sua manifestazione è la vita e noi che ne siamo partecipi in quanto esseri siamo la sua proiezione mentale della sua idea. Non esistiamo come persone credendo di esserlo ma siamo nel vero senso della parola Dio nelle sue molteplici qualità e siamo manifesti in un corpo. Perciò l’arte del pensare è l’arte di creare e di vivere, noi viviamo come pensiamo e se il pensiero è incosciente creiamo intorno a noi infiniti mali o effetti, chiamati anche Karma, ovvero legge di causa ed effetto.

Perché non siamo consapevoli di tutto ciò?

Perché appunto come spiegato prima quando noi nasciamo o ci incarniamo in un corpo non abbiamo memoria del precedente vissuto giacchè impattiamo nella materia, quindi cresciamo e viviamo un’ intera vita credendo di essere quello che siamo, essendo influenzati dalla società e dai sui ritmi, dalla cultura e dalla formazione, dall’emotività come reazione ad un fatto o ad un evento di qualsiasi natura. Noi sentiamo, ci muoviamo, parliamo, respiriamo eccetera consci di essere individui ma in realtà non lo siamo. Governiamo forse il respiro o i battiti cardiaci o le cellule o qualsiasi altro processo inconscio?  chi lo fa?

Lo fa il pensiero ed egli è tutto ciò che abbiamo spiegato, ma non solo, ma allora come dirigerci verso il vero e sfuggire cosi all’illusione dei sensi?

La mente essendo l’unico mezzo che può discernere, discriminare ed inquadrare l’errore ci permette di individuare tutte le prove e le attività dell’ego. Egli è il complesso cosciente personale ed illusorio che rende la nostra visione soggettiva, costruito dai sensi, dall’emotività e dal corpo fisico e condiziona a tal punto la mente che essa è costretta a proiettare una visione di sé individuale e limitata alle sue circostanze.

Attraverso l’allenamento mentale di discernimento, conoscenza e assorbimento dell’emotività si può infine essere liberi e non condizionati dai propri sensi.

 

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