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Al via la settimana europea per la riduzione dei rifiuti

La tematica di quest’anno è la collaborazione tra individui o gruppi di persone per immaginare e costruire insieme comunità basate sull'approccio dell'economia circolare

Roma – Si aprirà il 20 novembre prossimo la “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti” (Seer), nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione europea. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione dei rifiuti in Europa, che ogni anno coinvolge enti pubblici, imprese, associazioni, scuole e singoli cittadini, in azioni volte alla riduzione della nostra impronta sul Pianeta, con l’invito a partecipare registrando la propria azione. L’iniziativa terminerà il 28 novembre.

Una delle più grandi minacce che la nostra società e il nostro pianeta stanno affrontando è la costante produzione di rifiuti. La lotta contro di essa è dunque una responsabilità condivisa e la collaborazione tra tutti gli esseri umani rappresenta l’unica chiave. Le differenti storie di successo di partecipazione delle comunità in tutta Europa hanno rafforzato l’opinione dei governi e delle autorità locali che non si può lavorare in isolamento è perciò necessaria la partecipazione attiva dei cittadini, delle parti interessate e delle comunità locali per prevenire gli sprechi.
Partendo da queste riflessioni, la 13° edizione della Seer quest’anno ha scelto come tematica la collaborazione tra individui o gruppi di persone per immaginare e costruire insieme comunità basate sull’approccio dell’economia circolare. Per poter intervenire attivamente sull’eccessiva produzione di rifiuti, è necessaria una risposta collettiva e organizzata, che si può realizzare attraverso la creazione di “Comunità Circolari”. Solidarietà e collaborazione tra gli individui in comunità piccole, locali, giuste, inclusive e circolari possono svolgere un ruolo determinante nello spingere l’Europa verso un futuro sostenibile.

Tra le azioni proposte dalla Seer 2021 troviamo:

  • orti urbani, per condividere spazi e ridurre sprechi e rifiuti di imballaggio
  • “oggettoteche”, per mettere in comune piccoli oggetti ed elettrodomestici
  • catene virtuose di condivisione di vestiti di seconda mano o di cibo che altrimenti verrebbe sprecato
  • piccoli centri di riparazione di oggetti danneggiati, per sfruttare capacità e competenze dei singoli.

L’Agenzia per aderire al focus tematico della Seer, rendendo così la nostra comunità ancor più circolare, ha scelto di collocare un oggettoteca all’interno della Intranet aziendale inserendo nel Mercatino una nuova sezione denominata “Economia Circolare…regalo ma non butto!!!”.

Da sempre l’Agenzia delle entrate è impegnata nel monitoraggio e nella riduzione degli impatti ambientali associati alla propria attività e a tal fine ha adottato la strategia cosiddetta “Regola delle 3 R”, ossia Riduci, Riutilizza, Ricicla:

grafico con l'illustrazione della scelta dei rifiuti

Ridurre i rifiuti: utilizzare meno risorse e produrre meno rifiuti. Occorre ridurre al minimo gli scarti anche alla fonte. La riduzione dei rifiuti può essere definita come la varietà di misure e interventi da attuare prima che una sostanza, un materiale o un prodotto si trasformi in un rifiuto

Riutilizzare i prodotti: recupero e riutilizzo di prodotti o di loro parti e comprende sia la preparazione al riutilizzo sia il riuso vero e proprio:

  • Con l’espressione «preparazione al riuso» si intendono tutte le operazioni di verifica, pulizia o riparazione finalizzate al recupero, attraverso cui i prodotti o i loro componenti, che altrimenti diventerebbero rifiuti, vengono preparati in modo tale da poter essere riutilizzati senza ulteriori trasformazioni
  • Con il termine «riuso» si intende qualsiasi operazione con cui i prodotti o i loro componenti, che non sono rifiuti, vengono riutilizzati con la stessa finalità per la quale erano stati concepiti. Il riutilizzo degli oggetti riduce il consumo di risorse materiali ed energetiche, nonché l’inquinamento e il degrado del patrimonio naturale. Anche il riciclaggio permette di ottenere risultati analoghi, ma in misura inferiore, perché è necessario utilizzare energia e/o altre risorse per rendere il prodotto riutilizzabile

Riciclare i materiali: comprende tutte le operazioni di recupero che avvengono in seguito alla raccolta e attraverso le quali i materiali di scarto vengono trasformati in nuovi prodotti, materiali o sostanze da utilizzare o per le medesime finalità iniziali o per altri scopi. Include la trasformazione di materiali organici ma non il recupero energetico e la trasformazione in materiali da poter usare come carburanti;

La partecipazione dell’Agenzia all’evento rientra tra le iniziative dell’Area A “Benessere organizzativo, salute e sicurezza” previste dal CUG nel Piano triennale di azioni positive (Ptap) 2021-2023 rivolte alla sensibilizzazione del personale alla tutela dell’ambiente e all’uso consapevole delle risorse.
Un intero capitolo del Bilancio sociale viene poi dedicato alla Responsabilità Ambientale che rendiconta le attività intraprese dall’Agenzia per una corretta ed efficace gestione ambientale, tra le quali si rileva: l’acquisto di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale (Green Public Procurement), l’acquisto di l’energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili, la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata, l’installazione di sistemi di free-beverage (riduzione imballaggi) presso le mense, di refrigeratori di acqua di rete nell’ambito dell’appalto per l’installazione dei distributori automatici di bevande calde, fredde e snack e la cessione a titolo gratuito di apparecchiature informatiche utili agli istituti scolastici, alle pubbliche amministrazioni, agli enti e organismi no-profit.

L’obiettivo dell’azione oltre a sensibilizzare il personale alla prevenzione dei rifiuti attraverso lo scambio, favorisce il riutilizzo di prodotti e l’estensione della loro vita utile contribuendo a diminuire la quantità di oggetti da buttare via, facilita la prevenzione di rifiuti, instilla nuovi comportamenti/abitudini di consumo, incoraggia al riutilizzo per ridurre la quantità di rifiuti che dovranno essere riciclati o inviati a discariche e inceneritori.

Più in generale riutilizzare significa anche:

  • Prevenire l’inquinamento riducendo il bisogno di estrarre nuove materie prime
  • Ridurre i gas serra emessi che contribuiscono al cambiamento climatico
  • Aiutare la sostenibilità dell’ambiente per le generazioni future
  • Risparmiare soldi
  • Ridurre l’ammontare di rifiuti destinati in discarica o all’inceneritore

Il riutilizzo affronta quindi lo stesso genere di problemi della riduzione: nell’Unione europea si producono troppi rifiuti.
Estendere la durata dei prodotti, organizzare la preparazione al riutilizzo e il riuso diventano determinanti per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti. Il riutilizzo ha un valore importante per lo sviluppo sostenibile poiché non solo promuove la protezione dell’ambiente attraverso la prevenzione dei rifiuti, ma contribuisce anche a finalità sociali producendo vantaggi economici.

I benefici del Riuso sono:

  • ambientali: meno energia e risorse usate per produrre nuovi prodotti, riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
  • sociali: lotta alla povertà, inclusione sociale, creazione di posti di lavoro, opportunità di formazione sul campo
  • economici: risparmio sia per il cliente (i prodotti di seconda mano sono più economici) sia per lo Stato (meno costi sociali).
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