Ucraina, Usa vieta il petrolio russo. Londra lo farà entro il 2022
Zelensky alla Camera del Regno Unito e cita Shakespeare: "Per noi è essere o non essere"
ROMA – Stati Uniti e Regno Unito si preparano a fare a meno del gas e del petrolio russo nel tentativo di colpire l’economia di Mosca e quindi di frenare l’offensiva militare lanciata in Ucraina dalla Russia due settimane fa. Il presidente degli Usa Joe Biden ha annunciato oggi “il divieto a tutte le importazioni di petrolio e gas naturale russo”. L’obiettivo del provvedimento, che secondo Biden “gode di un forte sostegno bipartisan al Congresso”, è quello di “colpire una delle arterie principali” dell’economia del Paese governato dal presidente Vladimir Putin.
L’inquilino della Casa Bianca, stando a quanto riportato dall’emittente Cnn, ha ammesso che il provvedimento “non sarà senza conseguenze” per le famiglie americane, già “colpite” dall’aumento del prezzo del gas determinato dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Biden si è poi rivolto alle grandi compagnie americane dell’energia, avvertendole che il difficile contesto “non deve essere una scusa per aumentare i prezzi in modo eccessivo”. Il presidente ha quindi reso noto che la sua amministrazione “farà tutto il possibile per ridurre al minimo l’aumento dei prezzi” negli Usa. Stando a dati dell’U.S. Energy Information Administration rilanciati dai media americani, a oggi il petrolio importato dalla Russia costituisce circa il tre per cento del totale di quello comprato dagli Stati Uniti.
Nelle stesse ore in cui Biden comunicava la misura contro Mosca anche il Regno Unito ha annunciato “la progressiva eliminazione dell’importazione del petrolio e dei prodotti petroliferi russi” entro la fine del 2022. A rendere nota la decisione è stato il segretario di Stato per le Imprese, l’energia e la strategia industriale, Kwasi Kwarteng. Secondo il dirigente del governo britannico, questo periodo di transizione darà “al mercato, alle imprese e alle catene di approvvigionamento tempo a sufficienza per sostituire le importazioni russe, che rappresentano l’8 per cento della domanda del Regno Unito”.
Oggi il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha parlato in video collegamento alla Camera dei Comuni britannica. “La domanda per noi ora è essere o non essere, una domanda shakespeariana”, ha detto il capo dello Stato ucraino citando il grande poeta inglese vissuto fra il 16esimo e il 17esimo secolo. “Posso darvi una risposta definitiva. È decisamente sì, essere“. Zelensky ha quindi detto che l’Ucraina “non si arrenderà e non perderà”. (www.dire.it)