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Covid, Bassetti dice stop a tamponi ad asintomatici ed uso smisurato nella medicina d’urgenza

MILANO – “Mascherine obbligatorie all’aperto e al chiuso, quarantene, isolamento, percorsi covid non sembra che abbiano impattato granché sulla curva di un virus che ormai fa quel che vuole.” Con queste parole il prof. Matteo Bassetti commenta l’attuale situazione pandemica covid 19 e che così prosegue: ” L’unico modo per limitarlo è ridurne l’impatto sulla gravità della malattia, grazie alla protezione data dalla guarigione e dal vaccino. Mi piacerebbe che nella comunità scientifica si parlasse di più del vero grande errore che stiamo facendo: continuare a gestire a livello ospedaliero CoViD-19 come nella prima fase, ovvero facendo tamponi a tutti e volendo necessariamente isolare tutti i positivi in reparti dedicati; così facendo siamo arrivati al punto di dover costantemente chiudere e riaprire reparti per ospitare positivi asintomatici con altre patologie, compromettendo non solo la diagnostica e il percorso terapeutico di questi ultimi, ma anche quello di migliaia di altri malati che si trovano interventi e screening rimandati; tutto ciò senza ottenere alcun beneficio (anzi lasciando molti anziani asintomatici fermi per settimane da soli in reparti fantasma) e portando allo stremo il personale. Inoltre questa gestione non sta impedendo il contagio nosocomiale, visto che ogni giorno si trovano diversi positivi asintomatici tra i ricoverati.
Sarebbe più opportuno smettere di fare tamponi a tutti gli asintomatici e a tutti i ricoverati e accessi al pronto soccorso (a meno che non abbiano sintomi moderati-severi che necessitino dunque di una diagnosi precisa in ottica terapeutica) e cominciando casomai a isolare i positivi in stanze dedicate di un reparto pulito. Probabilmente in questo modo ci sarà qualche infezione in più anche in ospedale, che in pochi casi porterà a forme gravi, ma permetterebbe di risolvere praticamente i grandi problemi che ancora gli ospedali stanno affrontando. Altrimenti i presidi non torneranno mai a operare al massimo delle loro capacità, perché con un virus così contagioso come omicron i contagi continueranno sempre a essere molto alti e oscillanti.”
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