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“Le vittime dell’odio” fa tappa al teatro Massimo di Palermo

Un'iniziativa organizzata dall’Oscad per promuovere nei giovani i valori dell’inclusione e della tolleranza

PALERMO – Promuovere i valori della tolleranza e dell’inclusione e far conoscere l’impegno delle Forze di polizia nel contrasto a ogni forma di discriminazione nelle sue diverse declinazioni. Se ne è parlato oggi a Palermo, presso il teatro Massimo, nel corso della conferenza “Le vittime dell’odio”, organizzato dalla direzione centrale della Polizia Criminale del dipartimento della Pubblica Sicurezza, in collaborazione con la questura e col comando provinciale dei Carabinieri.

L’evento fa parte di un percorso organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) che oggi ha fatto tappa nel capoluogo siciliano. L’incontro, moderato dal giornalista Massimo Minutella e dal primo dirigente della Polizia di Stato Elisabetta Mancini, si è articolato in due panel, dedicati all’omofobia e alla disabilità, durante i quali si sono alternati come relatori appartenenti alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri, che hanno riportato le loro esperienze professionali, in prima linea contro qualsiasi forma di discriminazione.

Sulla necessità di ampliare nel nostro Paese una cultura di “non discriminazione”, è intervenuto il prefetto Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia, direttore centrale della Polizia Criminale e presidente dell’Oscad: «Il tema è ancora molto lontano dall’essere superato. Sono state adottate diverse disposizioni legislative», ha detto il prefetto, «per contrastare l’odio sotto i profili etnico, nazionale, religioso e razziale. Tuttavia, ha proseguito, assistiamo ancora a troppi episodi di questo tipo e il problema è legato soprattutto alla mentalità individuale, perché in tutti noi a prescindere dal carattere ci sono forme di pregiudizio».

«Partiamo dal presupposto che siamo tutti parte del problema perché nessuno è esente da pregiudizi e il solo pensiero di esserlo è sintomo di pregiudizio», ha aggiunto il vice capo della Polizia.

Tra gli intervenuti all’evento il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani: «Assistiamo ancora troppo spesso a situazioni in cui l’indifferenza verso gli attacchi che una persona subisce sui social, ha sottolineato, prevale sull’empatia. Non dobbiamo dimenticare però che questi atteggiamenti hanno un peso sulla vita di queste persone e che gli attacchi alla loro dignità  tendono a rimanere impressi a lungo».

Forlani, rivolgendosi poi ai numerosi studenti presenti in sala, ha evidenziato: «La vostra partecipazione numerosa è un ottimo segnale e una testimonianza dell’impegno della scuola, da sempre veicolo di  comportamenti positivi, a contrastare ogni forma di discriminazione».

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