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Progetto Savemedcoasts 2, al via la conferenza finale sui rischi costieri

Saranno presentati i risultati della seconda fase del progetto europeo volto a mitigare i rischi legati agli effetti dell’aumento del livello marino sulle zone costiere del Mediterraneo e a sensibilizzare cittadini e stakeholders sulle conseguenze socio-economiche e ambientali del fenomeno in atto

ROMA – Venerdì 17 giugno 2022, dalle 9:30 alle 16:30, si terrà la Conferenza Finale del Progetto SAVEMEDCOASTS-2 (Sea level rise scenarios along the Mediterranean coasts) finanziato dal Directorate General for Civil Protection and Humanitarian Aid Unions of the European Union (DG-ECHO) dal 2019 al 2022.
Nella Conferenza saranno presentati i risultati del progetto e lo stato dell’arte sui rischi costieri connessi all’aumento del livello del mare indotto dai cambiamenti climatici e dalla subsidenza costiera nel Mediterraneo e sarà possibile visualizzare gli scenari futuri fino al 2100 attraverso le mappe interattive di SAVEMEDCOASTS-2.
In particolare, saranno illustrati:
> Gli scenari di aumento del livello marino fino al 2100 in zone specifiche in Italia, Grecia, Spagna, Francia ed Egitto, per effetto del cambiamento climatico e della subsidenza
> Gli effetti attesi sulle coste (e non solo) in occasione di eventi estremi in condizioni di livello del mare più alto
> La valutazione degli impatti socio-economici e dei rischi dell’aumento del livello del mare, utili per le misure di prevenzione e mitigazione
> Il caso della laguna di Venezia
> Il punto di vista degli stakeholder e la divulgazione scientifica nelle scuole con la campagna di informazione ‘KnowRiskFlood’ attuata in Italia, Spagna, Grecia e Cipro.
Inoltre, sarà presentato il libro “Aumento del livello del mare. Cosa è importante sapere per affrontare i prossimi cambiamenti”, realizzato nell’ambito del progetto SAVEMEDCOASTS-2.
“Con SAVEMEDCOASTS-2, seconda fase operativa del progetto europeo SAVEMEDCOASTS partito nel 2019, abbiamo concentrato gli sforzi su alcuni dei principali delta fluviali e zone lagunari del Mediterraneo, dove la subsidenza naturale e antropica accelera gli effetti dell’ingressione marina, con conseguenti maggiori rischi di sommersione di tratti costieri ad alto valore naturale ed economico ed effetti a cascata sulle attività umane”, spiega Marco Anzidei, ricercatore dell’INGV e coordinatore del progetto.
“In particolare, con il Comune di Venezia, partner di SAVEMEDCOASTS-2, abbiamo valutato i nuovi scenari attesi per questa città costiera da qui al 2100 allo scopo di preparare la popolazione alle emergenze come quella del novembre 2019, quando il livello marino ha raggiunto i 188 cm di altezza. I risultati ottenuti, che saranno presto inseriti nei piani di rischio della città lagunare, saranno presentati nel corso della Conferenza Finale di Roma”, aggiunge Anzidei.
Il Progetto, coordinato dall’INGV, ha avuto l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle comunità costiere di zone specifiche del Mediterraneo maggiormente esposte ai rischi di inondazione causati dell’aumento del livello marino dovuto ai cambiamenti climatici e alla subsidenza.

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