titolo pulito

Bevagna, incredibile successo per il Mercato delle Gaite: il borgo umbro si illumina d’arte medievale

Bevagna – Catapultarsi nel Medioevo? A Bevagna si può! Dopo due anni di fermo causa Covid, sta per concludersi un’altra bellissima edizione del Mercato delle Gaite, con le sue indimenticabili giornate medievali. Una rievocazione storica che ha richiesto passione, dedizione e minuziosa ricerca filologica da parte dei Bevanati, con risultati a dir poco eccezionali anche quest’anno. L’atmosfera medievale è viva nei vicoli del borgo e nelle espressioni fiere dei suoi residenti, sempre più entusiasti per questa manifestazione che è nata ufficialmente poco più di trent’anni fa.

Il cuore pulsante della festa sono gli abitanti del paese e le loro Gaite: la Gaita San Giorgio, la Gaita San Giovanni, la Gaita Santa Maria e la Gaita San Pietro. I quattro quartieri si contendono il premio finale in un susseguirsi di esibizioni artistiche, gare gastronomiche, spettacoli, ricostruzioni di mestieri d’epoca. Tutto culminerà nei giorni del Mercato e con la proclamazione della Gaita vincitrice nella medievale Piazza Silvestri.

A accogliere i visitatori sono i profumi intensi e un coinvolgente clima da fiaba che rievoca un tempo mai vissuto ma che torna incredibilmente a solleticare i sensi del nostro presente. Farsi inondare dai sapori, dagli odori e dai colori, ammirare i manufatti in ferro battuto. Lasciarsi trasportare dallo stupore nel vedere i piccoli Bevanati vestiti in tuniche antiche che corrono tra le strade del paese. Solo un borgo speciale come Bevagna è riuscito a rendere possibile tutto questo, realizzando anche nel 2022 un’incredibile magia.

Il visitatore può fermarsi a mangiare nelle tipiche taverne, assaporare piatti medievali dalle ricette speziate, bere l’aromatico Ippocrasso, farsi allietare in piazza dai racconti, dalle melodie e dai giullari, o visitare le botteghe che custodiscono le meravigliose arti antiche.

Una straordinaria sorpresa per i visitatori sono proprio gli spazi che ospitano i mestieri medievali, otto in tutto: Ars Tinctoria, Ars Chartaria, Ars Sete, Magistri Portarum, Ars Tabernarorium Panicoculorum et Albergatorum, Zeccherius, Ars Canepis e lo Scriptorium, luogo d’arte affascinante in cui venivano lavorate le pelli e realizzati i prestigiosi libri in pergamena.

Le installazioni sono delle riproduzioni fedelissime di utensili e macchinari usati in epoca medievale, che con maestria vengono mostrati in perfetto funzionamento. Da questo punto di vista, molto suggestivo è il percorso del setificio che dai bachi e i loro candidi bozzoli conduce a un torcitoio realizzato secondo i dettami ingegneristici di un macchinario del ‘200. In questo aspetto, di non poco conto, c’è tutto il senso della ricerca storica e filologica che conferisce importante credibilità all’evento, incentrandolo tra i più celebri dell’Umbria e a livello nazionale.

Insomma, chi vuol immergersi in un tempo leggendario deve fare tappa a Bevagna almeno una volta, per vivere un’esperienza indimenticabile e ammirare il valore inestimabile del Medioevo, che si mostra in tutta la sua luce.

Attendiamo domenica 26 giugno, giorno della gara di tiro con l’arco storico, per sapere quale Gaita avrà l’onore di vincere l’ambito Palio 2022.

Certified
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy
404