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Ottobre amaro, Arera: “previsti aumenti del 59% per famiglia tipo”

Roma –  Sarà del +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela nel quarto trimestre dell’anno. Lo comunica l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, con l’aggiornamento trimestrale delle bollette. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica la crescita del +59% del prezzo finale della famiglia tipo (66,01 centesimi di euro al kiloWattora, comprensivo delle imposte) è sostanzialmente legato all’abnorme aumento della voce energia PE, +59,6%, appena contrastato dal limitato calo della voce di dispacciamento PD, -0,6%. Stabile la voce PPE di perequazione. Rimasti invariati, ancora a zero, gli oneri generali di sistema. Invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).

L’aggiornamento trimestrale riguarda questa volta soltanto l’energia elettrica, precisa l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. In base al nuovo metodo di calcolo introdotto a luglio dall’Arera (delibera 374/2022/R/gas), il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela verrà aggiornato alla fine di ogni mese e pubblicato nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, in base alla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano. Il valore del prezzo gas, che sarà pagato dai clienti per i consumi di ottobre, verrà quindi pubblicato sul sito dell’Autorità entro due giorni lavorativi dall’inizio di novembre.

L’Autorità ha fornito anche precise informazioni sui meccanismi di fatturazione nel corso del mese di ottobre. Il metodo sarà in vigore fino al termine della tutela gas per i clienti domestici, previsto per gennaio 2023, termine sul quale l’Autorità oggi stesso, ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento ribadendo la richiesta che la scadenza venga posticipata. Nella stessa segnalazione, viste le criticità del momento, l’Autorità anche per l’elettricità chiede di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese (prevista per il prossimo primo gennaio) e di conseguenza anche quella per i clienti domestici.

ARERA: “SPESA LUCE FAMIGLIE RADDOPPIATA RISPETTO AL 2021”

Per l’elettricità “l’enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi“, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’anno precedente (nell’ultimo trimestre l’anno scorrevole corrisponde con l’anno solare). In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica “la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (1° gennaio 2022 -31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’anno precedente)”. Lo comunica l’Arera con l’aggiornamento trimestrale delle bollette. Per anno scorrevole si intende l’anno composto dal trimestre oggetto dell’aggiornamento e i tre trimestri precedenti, considerando anche il consumo associato ad ogni trimestre.

ARERA: “CON INTERVENTO STRAORDINARIO EVITATO RADDOPPIO BOLLETTE”

“Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione”, l’Arera “limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio“. Così la nota che aggiorna le bollette del mercato tutelato per il quarto trimestre dell’anno. I prezzi all’ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato ad un incremento del 100% circa, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis.

L’Arera, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati. Nel terzo trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il Prezzo unico nazionale dell’elettricità (PUN) infatti è pressoché raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022 e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021.

In base a quanto previsto dal decreto Aiuti bis, l’Arera anche per il IV trimestre è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole, sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti e confermando l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, hanno comunque un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti.

L’Arera, come previsto sempre dal decreto Aiuti bis, ha confermato anche il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas che, per il quarto trimestre consecutivo, consentiranno alle famiglie ammesse a questo strumento di protezione di compensare in misura significativa gli effetti degli aumenti, anche grazie al contenimento dell’aumento nel settore elettrico reso possibile dall’intervento straordinario deciso dall’Autorità. Come previsto, sono confermate beneficiare di tali bonus sociali le famiglie con un livello di Isee fino a 12mila euro (soglia che sale a 20mila euro per le famiglie numerose). I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un Isee valido ed entro la soglia indicata, nell’anno 2022.

L’Arera ha fornito anche precise informazioni sui meccanismi di fatturazione nel corso del mese di ottobre in particolare indicando che verrà utilizzato, per le fatturazioni in acconto, il prezzo relativo al mese precedente. Tale meccanismo trova analoga applicazione anche per i mesi successivi. Sono poi stati introdotti specifici obblighi di trasparenza a carico dei venditori che, in caso di necessità di ricalcoli di prezzo rispetto a quanto precedentemente fatturato, dovranno non solo darne opportuna informazione in bolletta (come previsto dalle regole della Bolletta 2.0), ma anche creare un’apposita sezione sul proprio sito internet per spiegare, in maniera chiara e comprensibile, il motivo del ricalcolo e la modalità di determinazione dei prezzi. La fatturazione, se i sistemi del venditore lo consentono, potrà divenire anche mensile.

ARERA CHIEDE DI MANTENERE REGIME TUTELA OLTRE GENNAIO

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente chiede che il regime di tutela per gas e luce resti in vigore oltre gennaio 2023, quando ne è prevista la fine. Per la tutela gas dei clienti domestici, il cui termine è previsto per gennaio 2023, Arera ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento ribadendo la richiesta che la scadenza venga posticipata. Nella stessa segnalazione, “viste le criticità del momento”, l’Autorità anche per l’elettricità chiede di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese (prevista per il prossimo primo gennaio) e di conseguenza anche quella per i clienti domestici.

DA UCRAINA E SICCITÀ IMPENNATA E VOLATILITÀ PREZZI GAS E LUCE

“Le incertezze legate agli sviluppi del conflitto russo-ucraino continuano a sostenere i prezzi nei mercati dei prodotti energetici e ne alimentano la volatilità”, ma oltre al conflitto scatenato da Mosca ha pesato anche – su idroelettrico, termoelettrico e nucleare francese – la siccità della scorsa estate. Lo ricorda Arera nell’aggiornamento trimestrale delle bollette per il IV trimestre 2022.

Per quanto riguarda il gas naturale, “in Europa permangono condizioni di scarsità di offerta, acuite dapprima dalla riduzione e poi – a partire dal 31 agosto – dalla completa sospensione dei flussi del gasdotto Nord Stream 1“. In questo contesto, il prezzo del gas naturale “ha esibito forti oscillazioni con picchi che, nella seconda metà di agosto, hanno superato i 300 euro/MegaWattora”. Gli alti livelli di prezzo “hanno però incentivato le importazioni di Gnl, contribuendo al riempimento degli stoccaggi europei oltre il target previsto dalla nuova regolazione europea (80% entro il 1° novembre 2022)”.

Condizioni di scarsità di offerta sono emerse anche nel mercato elettrico. Infatti “accanto alla ridotta disponibilità di energia nucleare francese, la siccità, che ha caratterizzato i mesi primaverili e estivi, non solo si è tradotta in una minore produzione idroelettrica rispetto allo scorso anno ma ha altresì limitato la disponibilità produttiva di alcuni impianti a ciclo combinato ubicati nel bacino del Po, per i vincoli di raffreddamento associati alla riduzione della portata del fiume”. In questo contesto, seguendo il trend al rialzo del prezzo del gas, il Prezzo unico nazionale dell’energia elettrica (PUN) ha raggiunto valori record. (www.dire.it)

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