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Equinozio di primavera, il simbolismo della natura parla di codici esistenziali

EDITORIALE –  Sole e profumo di fiori rosati e leuci albeggiano il primo giorno di primavera, vastità di colori, tempo mite iniziano l’uomo ad una nuova percezione cosciente. Da un punto di vista astronomico la terra nella sua ellittica orbita porge al divino sole tutto il suo corpo, pronta a ricevere l’energia della vita. Infatti in questo periodo i raggi solari sono perpendicolari all’asse di rotazione della terra, portando con sé fase diurna e notturna in tempi e spazi uguali, da qui il termine Equinozio (dal latino aequĭnoctĭum, derivato a sua volta dalla locuzione aequa nox, cioè «notte uguale (per durata) al dì»). 

Astrologicamente parlando L’equinozio di marzo, cioè quello di primavera nell’emisfero boreale e di autunno nell’emisfero australe, è anche detto punto vernale, punto dell’Ariete o punto gamma (dalla lettera minuscola greca γ, la cui forma ricorda, appunto, la testa di un ariete, mentre quello di settembre (equinozio d’autunno nell’emisfero boreale e di primavera in quello australe) viene anche chiamato punto della Bilancia o punto omega (dalla lettera greca Ω). Con l’entrata della terra nella costellazione dell‘Ariete, la natura e tutti gli esseri ricevono la spinta dell’elemento fuoco al rinnovamento come impulso galoppante verso la maturità spirituale, rappresentata poi dall’estate, instillando nelle menti dei vari regni di natura forme pensiero idealistiche di avanzamento a testa bassa, proprio come fa l’animale di rappresentazione, carica a testa bassa, facendo battere le corna ricurve contro il rivale.

Ciò denota le peculiarità cosiddette caratteriali dei nati sotto questo segno: testardi, permalosi, focosi, puntigliosi e di facile preda degli istinti più bassi proprio perché il loro centro del plesso solare risulta particolarmente attivo e di maggiore apertura nella ricezione degli influssi del pianeta Marte in questo periodo dell’anno solare.

Tuttavia sono anche estremamente intraprendenti, coraggiosi, cercano l’amicizia ma anche il dominio sia nella Filia che nell’Eros; di intelligenza maggiormente razionale ma delle volte intuitiva, sensibili e percettivi, sognatori del bello e dell’immagine. Questo nell’aspetto personale dell’io, mentre nello spirituale sono dei guerrieri della luce, con mente discriminante e razionale attuano la volontà di Colui nulla si può dire.

Sono difensori dell’idealismo e della fede dipende dai gradi d’evoluzione, nei più bassi esso sfocia negli estremismi e nei fanatismi, nei più alti nell’equilibrio del giusto, legati all’intento ed al piano di servizio.

L’astrologia non è quella degli oroscopi che siamo soliti sentire ma la logica e la ratio degli astri, ossia quelle entità che regolano i cicli e le attività cosmiche. Se consideriamo scientificamente che sono dei magneti viventi, ossia che emanano un campo elettromagnetico, nei loro cicli, durante le loro orbite intorno alla stella Sole ma anche alle altre, si incrociano e sia allineano permettendo cosi delle attrazioni o repulsioni magnetiche, sappiamo inoltre che le radiazioni di luce, particelle e campi d’onda trasportanti informazione, colore, suono e odore sono delle frequenze e poiché ogni micro particella esistente emette frequenze si può affermare che c’è uno scambio necessario allo sviluppo della vita.

Dunque tutto è regolato dall’armonia delle sfere come Pitagora affermava, se consideriamo che la luna regola o meno le maree, il raccolto, il ciclo mestruale, quindi gli accoppiamenti ecc.. possiamo intuire ancora che c’è una connessione tra gli astri, noi e tutti gli esseri viventi.

La natura utilizza codici esistenziali, insegnamenti profondi sulla vita, come dalla morte apparente si rinasce, come dalle tenebre si viene alla luce, si nasce dal grembo materno, si matura, ci si riproduce e si muore come le stagioni.

Come da un periodo oscuro e travagliante poi si trova una soluzione e si migliora, come il brutto diventa bello, come gli elementi della terra si assemblano e poi ritornano al suo stato d’origine. Come l’uomo fa molteplici esperienze, erra e infine ritorna in sé, alla sua origine. Tutto è regolato e regolatore, nulla esiste per caso, ricordiamo che dai rami secchi, spogli e malinconici, si genera fiore e poi frutto. Dall’apparente nulla, ecco colore, profumo e grazia, infine frutto, cibo, nutriente, energia, scarto, assorbimento, incubazione e seme, pianta, albero.

Alfa e Omega, A Ω. 

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