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Carne coltivata, sintetica

Carne sviluppata da colture di cellule animali e non attraverso l’allevamento e la macellazione tradizionali di animali vivi. In Italia, a differenza di altri paesi occidentali, la carne coltivata è vietata. Sarebbe un modo per ridure la produzione di carne animale dannosi per l’industria alimentare. La tecnica è al stessa che viene utilizzata per la ricostruzione di pelle umana delle persone ustionate. Si potrà evitare lo sfruttamento e l’uccisione di miliomi di animali, ottenendo 10 mila kili di carne in poche settimane. Ogni giorni tantissimi animali vengono uccisi in modo brutale, riducendo drasticamente la macellazione di di milino di animali. Con la carne sintetica, rispetto a quella tardizionale, di utilizzerebbe il 7-45% in meno di energia, il 99% di suolo e 82-96% di acqua. La carne sintetica verrebbe coltivata in amienti controllati. La possibilità teorica di coltivare carne in un ambiente industriale ha catturato a lungo l’immaginazione del pubblico. La coltivazione in vitro delle fibre muscolari è stata effettuata la prima volta nel 1971 da Russell Ross. Il 2 dicembre 2020, la Singapore Food Agency ha approvato per la vendita commerciale i bocconi di pollo prodotti da Eat Jist. La ricerca, in questi anni, si è concentrata per rendere questo processo riproducibile su larga scala

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