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Per l’esoterico Parco Isabella sottoscritta convenzione GOI con il comune di Radicofani

Radicofani  (Siena) – Importante passaggio per uno dei parchi più suggestivi d’Italia situato nel borgo medievale di Radicofani in Toscana. Il Grande Oriente d’Italia ha formalmente annunciato la propria partecipazione con specifico contributo per gli interventi di restauro del Bosco Isabella, area intrisa di fascino e ricca di simboli iniziatici. 

La  convenzione che è stata firmata dal Comune e dalla Fondazione del Grande Oriente d’Italia prevede l’eliminazione delle piante infestanti che hanno invaso alcune aree del parco, il ripristino delle staccionate, la bonifica straordinaria dei tre pozzi e la realizzazione di una nuova cartellonistica.

“Bosco Isabella- spiega il Goi –  è un giardino situato nella zona meridionale del borgo di Radicofani. Fu costruito su un terreno seminativo in un periodo che va dalla fine dell’800 alla Seconda Guerra Mondiale dalla famiglia Luchini. In particolare la realizzazione del giardino si deve a Odoardo Luchini (1844 – 1906), che fu garibaldino nella Terza guerra di indipendenza e poi deputato e senatore del Regno d’Italia e a sua moglie Isabella Andreucci (1842 -1924) da cui il giardino prende il nome, figlia anch’essa di un senatore. La costruzione fu poi portata avanti dalla figlia della coppia, Matilde Luchini (1871 – 1948) pittrice

Luchini era stato spesso in Inghilterra e aveva una predilezione per i giardini all’inglese. Ma la sua seconda passione era la massoneria, cui Luchini apparteneva. Tanto che il bosco si presenta come una sorta di percorso iniziatico-esoterico. All’interno trovano spazio i resti di una costruzione antica a mura poligonali, probabilmente un luogo di culto di epoca etrusca o anteriore e i resti di un fortino senese che controllava la Via Francigena.

L’elemento più curioso, tuttavia, è la piramide fatta edificare in pietra a base triangolare nel centro del giardino, che rimanda all’appartenenza massonica del suo ideatore e dei suoi eredi: alcune cose che sembrano naturali sono studiate, come la disposizione di alcune essenze o alberi a gruppi di tre, numero simbolico, la giara interrata prima del piazzale che ricorda il catino del tempio di Salomone usato per le abluzioni, o i due grandi massi disposti all’inizio del sentiero che porta alla piramide, che rappresentano le due colonne del tempio salomonico Boaz e Jachin, la siepe di Bosso a forma di cerchio che rappresenta l’occhio che tutto vede, simbolo principe della massoneria. Ogni anno- conclude il Goi in una nota stampa ufficiale –  a fine estate decine e decine di fratelli del Grande Oriente d’Italia si ritrovano a Bosco Isabella per una tornata rituale.”

La partecipazione diretta della Fondazione Goi, evidenzia a tutto campo il ruolo di tutela del patrimonio ambientale naturalistico che viene svolto in una area particolarmente significativa. La cultura della simbologia, rappresenta sempre di più un argomento da approfondire per una cultura di perfezionamento cognitivo portata avanti dal Grande Oriente.

 

 

Il Bosco Isabella è un giardino romantico–esoterico lambisce una parte della strada che costeggia le mura a sud del borgo. Facilmente raggiungibile dal centro del borgo di Radicofani, si estende per circa 2,5 ettari. E’ stato costruito su un terreno seminativo dalla fine dell’800 alla seconda guerra mondiale dalla famiglia Luchini.

La costruzione del Giardino si deve a Odoardo Luchini, garibaldino nella terza guerra di indipendenza e poi deputato e senatore del Regno,  a sua moglie Isabella Andreucci da cui il giardino prende il nome ed alla loro unica figlia Matilde Luchini, pittrice dei Macchiaioli. Odoardo aveva una vera e propria passione per i giardini all’inglese che approfondì nei suoi numerosi viaggi nei paesi anglosassoni. Per la realizzazione ci si sforzò di seguire il criterio di creare qualcosa che fosse in armonia con la natura senza violentarla in alcun modo, una natura libera e svincolata da ogni legame creato dall’uomo. Furono realizzati sentieri, fatti muretti a secco e ponticelli, creati piani, messi in evidenza massi basaltici, dislivelli del terreno e polle d’acqua esistenti.

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