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Entrate tributarie I quadrimestre 2024 il trend è in costante aumento

Tra gennaio e aprile 2024 sono stati contabilizzati 166.771 milioni di euro, una performance da addebitare soprattutto agli incassi provenienti dalle imposte dirette

ROMA – Nel primo quadrimestre 2024 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, superano di 15.864 milioni di euro il risultato relativo allo stesso periodo del 2023 (+10,5%). Una crescita per lo più trainata dall’andamento delle imposte dirette (+12.934 milioni di euro). In aumento, comunque, si registrano le entrate derivanti dalle imposte indirette (+2.930 milioni di euro). È quanto, in sintesi, si ricava dall’analisi online del dipartimento delle Finanze, contenuta nel Bollettino mensile, nella Nota tecnica e nelle Appendici statistiche.

Spacchettando il dato complessivo, si nota che le imposte dirette fanno registrare un incremento di 12.934 milioni di euro (+15,9% in confronto all’analogo periodo del 2023), mentre le indirette si attestano a dirette +2.930 milioni di euro (+4,2%).

L’andamento delle imposte dirette
Tra gennaio e aprile di quest’anno, le entrate Irpef, in particolare, fanno registrare un aumento di 6.744 milioni di euro (+9,3%). A trainare il dato sono principalmente le ritenute da lavoro dipendente del settore pubblico (+3.149 milioni di euro, +9,7% sempre rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno) e quelle del settore privato (+2.744 milioni di euro, +8,3%). Ottimo risultato arriva poi dai versamenti in auto liquidazione che segnano un incremento di 685 milioni di euro (+71%).

La tendenza non cambia quando si parla di entrate da imposte sostitutive sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale. Queste mostrano un aumento pari a 4.915 milioni di euro (+250,1%) che riflette, in particolare, l’incremento dei versamenti a saldo, effettuati nel mese di febbraio e relativi al 2023, delle ritenute su interessi e premi corrisposti da istituti di credito (+2.765 milioni di euro).

Il trend positivo dell’Ires segna, invece, un aumento pari a 716 milioni di euro (+36,5%) dovuto ai versamenti dei soggetti con anno d’imposta non coincidente con l’anno solare e delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche pari a 689 milioni di euro (+46,2%) rispetto allo stesso periodo del 2023.

Focus sulle imposte indirette
Nel periodo in esame, come anticipato, le imposte indirette hanno evidenziato un incremento minore rispetto alle dirette (+4,2%).

Regina di queste imposte è senza ombra di dubbio l’Iva: il dato relativo è in crescita e ammonta a 1.710 milioni di euro (+3,6% rispetto all’analogo quadrimestre 2023). In particolare, la componente relativa agli scambi interni è cresciuta di 2.200 milioni di euro (+5,3%), mentre le entrate del prelievo Iva sulle importazioni hanno segnato una diminuzione di 490 milioni di euro (-7,5%).

Significativo è l’introito da Bollo, che si attesta a +1.518 milioni di euro (+72,7%). Più modesto, invece, il risultato dell’imposta di registro (+100 milioni di euro, +5,6%), mentre l’imposta sulle assicurazioni segna un +9,1 per cento. Andamento positivo, infine, anche per l’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (+252 milioni di euro, +3,7%).

I controlli
Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo sono aumentate di 1.054 milioni di euro (+30,0%); in particolare 518 milioni di euro (+30,6%) sono imputabili alle imposte dirette e 536 milioni di euro (+29,5%) alle imposte indirette.

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