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Risultati importanti sui Btp Italia 2020, una sfida per gli investitori in tempo di emergenza?

Roma – La collocazione del BTP Italia 2020  si è conclusa con una apparente soddisfazione da parte di fonti ministeriali dell’economia e della finanza. L’ iniziativa conclusasi lo scorso 21 maggio con la quale i Buoni del tesoro sono destinati  a finanziare,  in parte, i provvedimenti sinora approvati per contrastare gli effetti economici della pandemia da COVID-19 e gli investimenti nel settore medico-sanitario.  Il funzionamento del nuovo BTP Italia 2020 dovrebbe garantire un rendimento dell’1,4% e prevede alcune premialità per chi deciderà di non interrompere l’investimento prima del termine dei cinque anni. Ci sono però alcuni interrogativi che pongono l’attenzione su come invece all’esecutivo sarebbe convenuto finanziare il proprio debito seguendo tutt’altra strada. Il tasso è infatti indicizzato al tasso di inflazione, così come il capitale. In questo modo, gli acquirenti non solo vedranno rivalutare i soldi “prestati” allo Stato, ma vedranno anche crescere il tasso di interesse generale. Inoltre, chi manterrà il BTP in portafogli per tutti e 5 gli anni potrebbe godere di un bonus dell’8 per mille del capitale investito. A conti fatti, sostengono alcuni analisti, a fine quinquennio il BTP Italia 2020 potrebbe rendere il doppio rispetto all’1,4% del rendimento “nominale”.

il condizionale però è d’obbligo, perchè proprio in questa fase gli investitori sono stati allettati da questo tipo di prospettiva, ma bisognerà tener conto degli andamenti del prossimo futuro per poter trarre conclusioni maggiormente chiare. Appare evidente inoltre che il successo del collocamento del Btp Italia non esclude che il governo possa comunque seguire una linea e europeista  di accedere al Mes cosiddetto “light”.

Molti esperti erano dubbiosi ma nel periodo 8/21 maggio le acquisizioni dei BTP sono state al centro dell’attenzione ed in particolare l’ammontare delle emissioni che ha raggiunto 22.297,606 milioni di euro. “Anche il volume di sottoscrizioni nel corso della Prima Fase del collocamento, – come risultante da una relazione ministeriale – dedicata agli investitori retail, ha rappresentato sia per contratti che per controvalore il più elevato volume di BTP Italia sottoscritto da questa tipologia di investitori. La domanda, già molto sostenuta il primo giorno, è andata progressivamente crescendo nel corso del secondo e terzo giorno, a differenza delle precedenti emissioni in cui il ritmo di sottoscrizione, sia per controvalore che per numero di contratti, ha sempre visto un fisiologico calo nel corso della Prima Fase del collocamento. La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato superiore all’ammontare finale offerto, quest’ultimo pari a 8.300,00 milioni di euro.

fonte: studio  Flexad  di Roma

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