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Risveglio di primavera con la proprietà commutativa della vita Covid

Cambiando l'ordine degli addendi la somma non cambia

Editoriale – Stiamo vivendo la primavera del 2020 la vita della proprietà commutativa. L’addizione come noto, gode di alcune proprietà basilari. È commutativa, ovvero cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia. È associativa, ovvero quando si sommano più di due numeri, il risultato è lo stesso indipendentemente dall’ordine in cui vengono effettuate le addizioni.

Questo per dire che durante questa emergenza proprio nella proroga più lunga si sposta l’attenzione su dinamiche finanziarie europee. Il Mes, anche questo un altro sconosciuto che entra a far parte delle tavole italiane che ormai non sanno piu’ parlar d’altro che di morti, feriti, virus, ed ora ad accompagnare il mostro Covid ci si mette anche quello del Mes. Ma cosa è sto Mes, come possiamo noi comuni mortali incidere in scelte e dimaniche di poteri europeisti e mondiali che costituiscono il livello di decisioni che vengono appena dopo il Padre Eterno.

E così nel mentre che ci si affanna a criticare o sostenere le decisioni in atto, nel mentre che la politica si azzanna, è bene ricordare che il popolo sovrano è privato per la prima volta dopo la guerra del 43,  di ogni libertà e senza sapere se quando e se mai la riacquisteremo in toto come la vita ante Covid

Viviamo quindi la vita alla proprietà commutativa. Tante cose dette, tante analisi fatte, tante ipotesi, poche certezze. Tutto cambi perchè nulla cambi. Staticità, quarantena. Beh se si chiama così il popolo doveva ben capire che almeno 40 giorni gli toccavano in casa a fare la pasta all’uovo con corse e affanni ai supermercati.

Lo spettro del Covid sarà sempre presente come una spada di Damocle, e con esso la paura di qualche altro decreto che dalla sera alla mattina ci possa ricollocare nei loculi domiciliari. Il fine giustifica i mezzi e seppur con qualche mugugno il popolo sovrano accetta una proroga la quale era già entrata nel nostro cervello per assuefazione. Tutti hanno capito che il 13 Aprile non succedeva niente. Ed ora tutti sperano che il 4 maggio accada qualcosa. Ma i rischi del ritorno dei contagi continueranno ad esserci ed una volta che il sistema (prescindendo da chi ha il boccino) ha piegato la testa al popolo, è poco probabile che gliela faccia rialzare tanto presto. Una volta per via dei consigli di Tizio, una volta per quelli di Sempronio, l’altra ancora per quelli di Caio tutti e tre messi insieme.

Tutto questo però ha un tempo, quello della ragione. Che si può perdere in molti casi per mancanza del principale elemento che mantiene in vita un essere umano: il cibo. 

Ora contiamo morti senza sapere se sono “per” o “con” Covid 19, ma a breve potremmo contare altri morti per altre cause che non stiamo qui a specificare ora.

L’ansia di chi detiene per molto tempo l’attività chiusa, i lavori fermi, e quelli già perduti. Si ritorna improvvisamente indietro nel tempo, congelati così come siamo per il bene della salute pubblica. Il popolo ci sta e lo sta facendo, nè per Conte, nè per altri politici o rappresentanti istituzionali. Lo sta facendo perchè  le persone si sentono italiane  e consapevoli di dover fare la parte che ci spetta in una epidemia di livello mondiale. Salvo poi eccezioni. E la responsabilità maggiore viene proprio dai giovani. Non uno in strada. Non una lamentela. I piu’ indisciplinati sono proprio i grandi.

Vedremo ora in questo weekend pasquale cosa accadrà, e questo ci darà anche la risposta di un atteggiamento che è deprecabile come il non rispetto delle regole ma che potrebbe darci la misura o solo un assaggio delle reazioni di un popolo che non si nutre di prediche ma di vita, di energia, di determinazione.

Stare in casa, lavarsi le mani, il popolo ora è composto di tutti uomini e donne senza volto.  E’ il mondo che và così e ci stiamo, ma attenzione che anche le corde d’acciaio più robuste possono spezzarsi. Ecco l’augurio è che non si arrivi a quel punto, che poi Covid o no, potrebbe essere veramente quello di non ritorno.

Nel 1985 con Mondi Lontanissimi, Franco Battiato ebbe a comporre una tra le più belle canzoni “Risveglio di primavera” che si invita all’ascolto…

Per ora stiamo a casa e riparliamone il 4 maggio 2020.  Ai posteri le ardue sentenze.

Daniele Imperiale

 

Nel 1985 con Mondi Lontanissimi, Franco Battiato ebbe a comporre una tra le più belle canzoni “Risveglio di primavera” che si invita all’ascolto sperando di svegliarci in autunno… 

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